mercoledì 15 aprile 2015

L'intervista concessa da Emanuela Panatta sul suo ultimo libro "CIVICO 33"

Civico 33 è una raccolta di monologhi di personaggi femminili accattivanti e variopinti pensati per la messa in scena teatrale.
L’arrabbiata, l’idealista, la crocerossina, l’alternativa, la precaria, l’innamorata, la golosa e l’arrivista fanno di Civico 33 un crocevia dell’universo femminile in cui le donne si raccontano in chiave tragicomica.
Piccoli episodi di quotidianità da uno, mille e centomila, legati da un quesito esistenziale comune:
Se è vero che la donna è arrivata da una costola dell’uomo, perché siamo noi a doverci rompere sempre le ossa per loro? (Claudio Lavanga nella prefazione)
Quasi tutte si lamentano della precarietà dell’amore, e del lavoro.
Si sentono incomprese, abbandonate e disilluse, ma non hanno perso la voglia di lottare. I loro sfoghi sono filippiche isteriche alternate con barlumi di ottimismo.
Gli uomini hanno smesso da tempo di essere cavalieri. Dopo aver rinunciato al sogno di una vita in due, si ritrovano a dover convivere con se stesse, con i loro fallimenti, le loro paure e le loro speranze.


Emanuela Panatta

... da bambina non giocavo con le bambole
mi divertivo con le macchinine, i puzzle e i lego.
Sognavo di girare il mondo con il mio camper.
La prima parola che lessi fu Esclamò! sfogliando ‘Topolino’
...guardavo le nuvole, parlavo da sola per ore
e di nascosto indossavo i tacchi a spillo di mia madre....
Ad arricchire la raccolta di monologhi, l'introduzione di Alessandro Gatta, l'immagine realizzata da Cruel, la copertina creata da Gorial, il supporto dell' associazione Empatia Donne e il contributo di amici che hanno lasciato un pensiero sull'universo femminile tra i quali: Anna Valle, Rocco Ciarmoli (Il Gigolò) Giorgia Trasselli, Ignazio Oliva, Marco Joseph Trombin, Simone Gerace, Giulio Stasi, Cristiano Di Calisto, Elena Ballerini, Pamela Petrarolo, Francesca Ceci, Barbara Bonanni, etc...
L'autrice di questo libro, innovativo, sotto traccia mostra come la donna di oggi rappresenti tutti gli opposti rappresentabili, dal bene al male, dal freddo al caldo, dal bianco al nero, dalla paura all'amore.... e ciò è la conseguenza e la consapevolezza di essere stata in un retaggio storico, per troppi anni, vittima dell'uomo.
In questo libro, le protagoniste si raccontano in prima persona dando sfogo al loro 'monologo interno' come un fiume in piena, si lamentano, sono critiche e vendicative, strumentalizzano l'uomo, e quindi per certi versi è anche più facile lasciare invece di costruire, è più confortante esporre frasi come: 
"Gli uomini hanno smesso da tempo di essere cavalieri".

In un'intervista concessa qualche tempo fa, Emanuela Panatta, citava frasi di un diario di qualche anno orsono: "Osserva una donna, prova a leggere nei suoi occhi, gli emisferi s'intrecciano. Non parlare. Ascolta. Respira con lei in silenzio. Offri la tua mano, lei sceglierà se portarti con se. Non ferirla, piuttosto lasciala andare con onestà. Tu sei l'Uomo. Noi negli anni, abbiamo solo voluto rivendicare  i nostri diritti di Donna".

Una chiara lettura dell'essere donna. Questo libro facile da leggere in un paio d'ore, rappresenta un esordio innovativo, che va incontro alle nuove tendenze e alle nuove tecnologie, in un'epoca in cui ormai si fa tutto con il proprio smarthphone o cellulare


Nessun commento:

Posta un commento