martedì 14 gennaio 2020

A2A: PAZZESCO .... DOPO 8 MESI LAVORATORI ANCORA IN MEZZO AD UNA STRADA

Centrale San Filippo del Mela

Continua lo stato di agitazione fuori i cancelli dell'A2A da parte degli operai licenziati lo scorso aprile.
Sono trascorsi quasi 9 mesi da quando i 7 operai (oggi 18) che lavoravano all'interno dell'indotto A2A sono stati licenziati. Lavoratori che per oltre un ventennio si sono prodigati con professionalità, competenza e salute ad arricchire un sito che oggi stenta a riconoscerli. PADRI DI FAMIGLIA LASCIATI PER STRADA, nell'indifferenza più totale di una classe politica indegna e miserabile, incapace di alzare un dito; nell'indifferenza di poteri forti che mirano a migliorare i propri bilanci a discapito di una dignità operaia ridicolizzata e messa alla gogna.

Riportiamo in forma integrale le dichiarazioni che i due segretari CGIL e CISL Daniele David  e Pippo Crisafulli quest'oggi hanno riportato:

Daniele David segretario della FIOM  CGIL di Messina.
"Il presidio di oggi degli operai licenziati all'interno dell'indotto A2A nasce dall'esigenza di sensibilizzare tutti i responsabili di questa vicenda rispetto alla necessità di intervenire immediatamente per il ritorno dei lavoratori in impianto; sono circa una ventina che non sono stati ancora riassunti malgrado gli impegni che i mesi scorsi sono stati presi da chi di competenza. Questo è l'inizio della mobilitazione che continuerà e aumenterà anche d'intensità nel momento in cui non ci dovessero essere risposte adeguate per un impianto importante in questo territorio per una realtà industriale che deve garantire il diritto e l'occupazione per tutti."

Pippo Crisafulli segretario della FIM CISL di Messina.
" Dopo le rassicurazioni che la Centrale di San Filippo ci ha dato per quanto riguarda il reinserimento al lavoro dei lavoratori, stiamo constatando che ancora in questa giornata sono fuori. Le aziende che dovrebbero assumerle disconoscono gli impegni che hanno preso con la direzione di A2A; noi speriamo che in tempi brevi questa situazione si possa chiarire definitivamente, perchè  nella spinta  della Centrale al riassorbimento della forza lavoro, noi notiamo che le aziende che dovrebbero assumere fanno finta di non sentire e quindi siamo in uno stato traballante e non di certezza occupazionale.


COMUNICATO FIM CISL - FIOM CGIL - UILM UIL

CONTRO LICENZIAMENTI E CONTRATTI PRECARI
Dopo mesi di confronti privi di risultati (l'ultimo incontro con la Direzione A2A, in cui erano state date ampie rassicurazioni, si è tenuto a Dicembre u.s.), oggi 13 gennaio 2020 i lavoratori licenziati dell'indotto della centrale elettrica hanno presidiato fin dalle prime ore del mattino i cancelli dell'A2A per rivendicare l'immediata assunzione, così come concordato anche in sede istituzionale nel giugno 2019.
Non è accettabile che le aziende appaltatrici di un impianto industriale come la Centrale Elettrica agiscano al di fuori di ogni responsabilità sociale all'interno di un territorio che ha pagato un importante tributo per quella produzione e che pretende il mantenimento dei livelli occupazionali.
In particolare, la principale azienda appaltatrice, la Gelese Ergo Meccanica, deve comprendere che gli operai non intendono subire alcun arretramento, ne sul piano occupazionale ne su quello contrattuale: i contratti di somministrazione, i contratti a tempo determinato e i contratti di distacco a comando non sono compatibili con la professionalità maturata dagli operai in anni di esperienza ne con la natura di quell'impianto industriale.
In questo senso FIM,FIOM,e UIL chiedono a tutti i livelli istituzionali di intervenire a tutela dei lavoratori coinvolti segnalando che, mentre 18 operai attendono di rientrare in impianto, le stesse aziende dell'indotto ricorrono quotidianamente a forme intensive di straordinario.
Oggi, dunque , si è aperta un'altra fase di mobilitazione, che si articolerà in tutte le forme necessarie ad ottenere il rientro di tutti gli operai nel loro posto di lavoro.

ASSUNTI TUTTI - ASSUNTI DAVVERO