venerdì 20 settembre 2019

GLORIA POLO: "LA STRAORDINARIA STORIA"

Gloria Polo
Quello che sto per raccontarvi sulla signora Polo, sconfina ogni tipo di proposito razionale e fa tremare i pilastri concettuali dell'esistenza stessa. Lo scetticismo legato alla testimonianza della signora Polo, è legittimo ma la culla dell'amore,della fede e della carità decantata in questo evento, alletta le nostre speranze mistiche e incendia la nostra coscienza di quella passione che solo lo Spirito Santo può donare. Gloria Polo è un eccellente dentista  del Bogotà, in Colombia, una bella donna sicura di sè che cura in maniera maniacale il culto del suo corpo e confida solo nelle sue capacità . Il 5 maggio 1996, in compagnia del nipote, viene colpita da un fulmine; il ragazzo muore sul colpo, la Polo riporta un arresto cardiaco correlato da totali bruciature su reni, fegato, seni, stomaco, arti, polmoni e ovaie. Il referto medico non da scampo, il corpo della signora compromesso irrimediabilmente, è posto su una barella e non può essere rimosso a causa delle scariche elettriche. Ed ecco che qui inizia lo straordinario viaggio nell'aldilà della signora Polo, come lei stessa oggi testimonia; la sua anima spinta nel tunnel dell'amore rimane incantata dalla luce e dalle porte del paradiso, spinta nell'alveare del purgatorio soffre le pene delle anime che chiedono preghiera per ottenere la luce di Dio. Ma l'evento inquietante è la visione macabra e dolorosa dell'inferno dove le bestie del peccato si cibano delle grida e del digrignare dei denti delle anime condannate. E' una visione che violenta la Polo e rivivendo il suo libro della vita apre gli occhi dell'anima e capisce il suo destino: lei che credeva agli astri, lei che condannava le opere pastorali, lei che profetizzava la mancanza dell'inferno e promuoveva l'aborto, lei che non credeva nella confessione e nel Santissimo Sacramento. Con tutta la forza possibile alle porte degli inferi smaschera la sua sicurezza terrena e la sua volontà d'acciaio e implora il perdono e la misericordia di Dio chiedendo una seconda possibilità. Il pentimento reale e le preghiere incessanti di chi l'amava e di chi non la conosceva nemmeno ma pregava per lei (l'amore per il prossimo) aiutano la sua anima agli occhi di  Dio che gli concede la seconda possibilità. Ritorna inspiegabilmente in vita, non c'è più traccia dei segni indelebili del suo incidente, i seni, la carne bruciata ,si ripristina il  tutto; e tutto questo è  reale ed è documentato e archiviato negli ospedali di Bogotà! Impressionante!  Dal 1996 ad oggi la signora Polo, dopo la grazia ottenuta da Nostro Signore, gira il mondo pregando ed evangelizzando da Lourdes a Fatima, da Medjugorje a Roma; nel 2009 ha dato anche la sua testimonianza a Belpasso (CT) e due anni fa a Messina. Impressionante il suo carisma oggi, nei suoi occhi c'è il fuoco dell'amore che acceca il peccato e incendia le anime di chi cerca Dio. Questa è una piccola rivisitazione della testimonianza , per far conoscere l'evento, ma chi volesse addentrarsi in modo più approfondito e dettagliato, può visitare i siti ufficiali della signora Gloria Polo.

martedì 10 settembre 2019

"I MIRACOLI DI SAN FRANCESCO DI PAOLA A MILAZZO"

Foto pro loco Milazzo
San Francesco di Paola è stato un Santo che a Milazzo ha fatto parecchi Miracoli. Oggi ve ne citeremo due che abbiamo appreso ed esposto quasi integralmente dal noto giornalista Antonino D'Anna sulla rivista: "Miracoli". Un giorno arrivarono dal Santo i parenti della mamma di un bambino che aveva chiesto aiuto: Padre Francesco ti prego! disse la donna: il mio piccino è nato con le braccia attaccate al corpo e le gambe  bloccate: guariscilo! San Francesco stava pregando in Chiesa  e dopo un pò si alzo e su avvicinò ai parenti  che avevano portato il piccolino: mise un dito in una  lampada ad olio e comincio a disegnare la giusta  forma e posizione di gambe e braccia del piccino.  "Adesso portatelo alla mamma perchè gli dia il latte", disse il Santo, e quando il piccino fu portato a casa, tutti si accorsero che era perfettamente sano. Uscito dalla Chiesa, San Francesco decise di fare una passeggiata. Si mise così a camminare per le strade di Milazzo, seguito da tante persone felici per il miracolo che aveva appena compiuto. Ad un certo punto arrivato fuori dal paese vide un enorme palco con la forca da cui penzolava un condannato a morte. "E lui, che cos'ha fatto per essere condannato?" chiese San Francesco. "Eh Padre Santo, ha fatto troppe cose cattive e adesso è li da tre giorni" gli risposero. "Tre giorni?" chiese San Francesco. "Si", gli risposero. Il Santo ebbe pietà e salito sul palco, toccò il condannato a morte che si risvegliò davanti a tutti. Era tornato in vita! San Francesco senza scomporsi, gli chiese: "Ti sei pentito di quello che hai fatto?" Gli rispose l'uomo: "Si, e voglio riparare tutto il male che ho fatto pregando Dio e facendo il bene: ti prego, Padre Francesco, portami con te!" Disse il Santo: "Tiratelo giù". Così fu... e l'uomo era in vita e mantenne la promessa: seguì sempre San Francesco e, quando il Santo andò in cielo, restò a fare il bene e ad aiutare il prossimo, morendo felice a tarda età perchè aveva cercato tutta la vita di rimediare al male che aveva commesso.

Pubblicato da Peppe Foti

lunedì 9 settembre 2019

RACCOLTA DIFFERENZIATA A MILAZZO: COSI' NON VA.....


La responsabilità di tale insuccesso nella penisola mamertina va sicuramente suddivisa tra cittadini e amministrazione. E' irritante per il cittadino che rispetta le regole e ama il buon senso, vivere in una cittadina sporca, invasa da blatte e topi, dove i liquami che fuoriescono dai rifiuti degradano ancor di più l'aria respirata e i marciapiedi calpestati. Un orrore oggi guardare Milazzo .... sembrano  così lontane le cartoline di quella Milazzo degli anni 70. Una buona parte di noi cittadini facciamo veramente pena .... c'è gente che esce di notte per alleggerirsi di poltrone in disuso, scaldabagni, televisori e senza rispettare regole, senza coscienza, scarica dove vi sono meno occhi  vigilanti, fregandosene dell'iter dettato dall'amministrazione per lo smaltimento dei rifiuti. Una coscienza popolare purtroppo smarrita, legata forse ai troppi disagi soggettivi che sfiniscono i buoni propositi o forse è solamente il raccolto di una società  che negli anni invece di bacchettare e disciplinare i propri figli negli sbagli, li ha difesi e li fatto diventare eroi. Manca il senso di appartenenza, il senso del dovere e del rispetto verso il prossimo.
 La seconda responsabilità è quella amministrativa. Purtroppo con questo sistema di smaltimento anche se fatto ipoteticamente bene, abbiamo sempre una città sporca. I rifiuti lasciati nella notte nei marciapiedi o nelle strade o davanti i cancelli delle abitazioni, diventano dimora per blatte, topi, formiche e gatti che strappano le buste rovesciando i contenuti.  La mattina seguente chi viene a pulire? Nella via E. Cosenz è quasi impossibile camminare a piedi... tra rifiuti, marciapiedi rotti, sterpaglie, escrementi degli amici a quattro zampe e auto posteggiate, conviene transitare in strada. In una città del nord Italia utilizzano dei cassonetti che si aprono solo con la tessera sanitaria; il cittadino la sera porta i propri rifiuti e li differenzia nei vari cassonetti senza aspettare lunedi per i cartoni o giovedi per la plastica. In più il cassonetto intelligente riconosce tramite scheda il cittadino, pesa il rifiuto e paga in euro il quantitativo e la qualità del rifiuto. Un incentivo per tenere la propria citta' pulita. Immaginate!!!  

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