sabato 5 ottobre 2019

LA MITICA GROTTA POLIFEMO

Interno della Grotta Polifemo negli anni 70
La mitica grotta rappresenta un punto leggendario della nostra Milazzo. Ubicata nell' antichità sul costone della rocca, dove oggi nasce il castello garantiva un profilo surreale e per certi versi inquietante nella cartolina paesaggistica. Omero nei canti dell'Odissea narra come il ciclope Polifemo, figlio di Poseidone e Toosa dimorava nella grotta insieme al gregge e governava gli armenti del Dio sole, in questa terra chiamata " Chersoneso d'oro". Secondo la tradizione Omerica, la grotta fu anche luogo di prigionia del ramingo Ulisse, che dovette ricorrere a tutta la sua  astuzia e la sua scaltrezza per sfuggire ai propositi carnefici dell'immane. La storia invece ci eredita un patrimonio che nel corso dei secoli ha mutato il suo utilizzo: nel 1600 si adoperava per la fabbricazione di polveri e selmiti; nel dopoguerra per l'installazione di artiglieria e infine negli anni 60-70 divenne sala ricevimenti per occasioni mondane. La peculiarità e le bellezze suggestive osannate dai  greci e romani negli antichi "Agri-Milesi" hanno amplificato il contesto, rendendolo idoneo alle aspettative popolari. Ma l'esercizio ristorativo chiuse battenti al fine degli anni 70 per una serie di motivazioni legati alla sicurezza e all'igiene diventando cosi' oggetto del mistero sotto la maestosità del castello. Oggi la sua sontuosità si adagia nelle memorie di Milazzo e stuzzica l'immaginazione, di chi con passione e devozione ha vissuto le tradizioni Milazzesi. 

venerdì 4 ottobre 2019

U' BAMPARIZZU ....

Immagine di repertorio
Cari amici vorrei citare un termine locale, sempre più in disuso, (i più giovani forse ignorano), che rivendica un'usanza milazzese di moda fino a un trentennio  fa: "u bamparizzu". Il termine simpaticamente adottato in frasi ironiche popolari   consisteva nell'accensione di fuochi nella prima notte di nozze tra coppie di anziani che si risposavano. L'evento prevedeva che in tarda serata un gruppo di burloni dopo aver raccolto legna, frasche, stracci vecchi e averli cosparsi di olio, accendevano il fuoco dietro la porta dei novelli sposi e accompagnati dal suono di chitarre e tamburelli, stornellavano sfottò, canzoni popolari e quant'altro potesse  colorare la serata. La bolgia sorretta da schiamazzi e risa, istigava il vicinato all'ammonimento dell'evento, fino a quando per i disagi comportati se ne è persa oggi l'usanza.

MILAZZO E IL SUO VECCHIO PROFILO

Festa Madonna del Tindari 

Quaranta anni fa percorrendo le vie Milazzesi a bordo dell'utilitaria di mio padre , una vecchia 126 del '72, assimilavo nella piena incoscienza la cultura e le tradizioni di una terra fertile che ha sempre coltivato passioni e valori. L'orgoglio popolare e il senso di appartenenza, compattava ogni colore di bandiera e ogni pregiudizio storico e si presentava all'appello senza mai tradire le aspettative, sopratutto nelle ricorrenze religiose e mondane della nostra Milazzo, sottolineando così aspetti peculiari e coscienziosi della nostra formazione. 
Chi di noi non è mai stato alla festa della Madonna del Tindari al Tono? 
Una vera e propria istituzione Milazzese, dove i sapori e gli odori si mescolavano con i canti e con le tradizioni locali. Ricordo con nostalgia  quel mitico Signore che col microfono ancorato al collo con del ferro filato, faceva vendita all'asta di piatti e bicchieri. Un vero cocktail di passione e tradizione che sanciva la fine dell'estate e ci proiettava nella nuova stagione scolastica. 
Che dire.... oggi  possiamo solo annoverare come dato oggettivo che Milazzo ha perso parecchie delle sue tradizioni, e questo non è solo un problema politico ed economico come si vuol far credere, ma essenzialmente di valori e della mancanza di appartenenza  che un tempo ci contraddistingueva. Oggi, sotto gli occhi di tutti vediamo che la nostra storia e le nostre tradizioni, sono  poco rispettate,  ed esempi di ciò ne abbiamo un'infinità: dal palischermo sito in piazza San Papino, all'antico ospedale di Vaccarella, dalla vecchia stazione di piazza Marconi a piazza San Papino, la mitica grotta Polifemo, ecc. ormai abbandonati e oltraggiati dal tempo; ma che rappresentano valori storici e unici della nostra cultura.
Chi più e chi meno, siamo tutti responsabili, incapaci di salvaguardare un profilo dignitoso della nostra Milazzo imbrattata oggi di spazzatura e di sterpaglie. 

Palischermi della Tonnara


Piazza Marconi con la vecchia stazione


Interno Grotta Polifemo



venerdì 20 settembre 2019

GLORIA POLO: "LA STRAORDINARIA STORIA"

Gloria Polo
Quello che sto per raccontarvi sulla signora Polo, sconfina ogni tipo di proposito razionale e fa tremare i pilastri concettuali dell'esistenza stessa. Lo scetticismo legato alla testimonianza della signora Polo, è legittimo ma la culla dell'amore,della fede e della carità decantata in questo evento, alletta le nostre speranze mistiche e incendia la nostra coscienza di quella passione che solo lo Spirito Santo può donare. Gloria Polo è un eccellente dentista  del Bogotà, in Colombia, una bella donna sicura di sè che cura in maniera maniacale il culto del suo corpo e confida solo nelle sue capacità . Il 5 maggio 1996, in compagnia del nipote, viene colpita da un fulmine; il ragazzo muore sul colpo, la Polo riporta un arresto cardiaco correlato da totali bruciature su reni, fegato, seni, stomaco, arti, polmoni e ovaie. Il referto medico non da scampo, il corpo della signora compromesso irrimediabilmente, è posto su una barella e non può essere rimosso a causa delle scariche elettriche. Ed ecco che qui inizia lo straordinario viaggio nell'aldilà della signora Polo, come lei stessa oggi testimonia; la sua anima spinta nel tunnel dell'amore rimane incantata dalla luce e dalle porte del paradiso, spinta nell'alveare del purgatorio soffre le pene delle anime che chiedono preghiera per ottenere la luce di Dio. Ma l'evento inquietante è la visione macabra e dolorosa dell'inferno dove le bestie del peccato si cibano delle grida e del digrignare dei denti delle anime condannate. E' una visione che violenta la Polo e rivivendo il suo libro della vita apre gli occhi dell'anima e capisce il suo destino: lei che credeva agli astri, lei che condannava le opere pastorali, lei che profetizzava la mancanza dell'inferno e promuoveva l'aborto, lei che non credeva nella confessione e nel Santissimo Sacramento. Con tutta la forza possibile alle porte degli inferi smaschera la sua sicurezza terrena e la sua volontà d'acciaio e implora il perdono e la misericordia di Dio chiedendo una seconda possibilità. Il pentimento reale e le preghiere incessanti di chi l'amava e di chi non la conosceva nemmeno ma pregava per lei (l'amore per il prossimo) aiutano la sua anima agli occhi di  Dio che gli concede la seconda possibilità. Ritorna inspiegabilmente in vita, non c'è più traccia dei segni indelebili del suo incidente, i seni, la carne bruciata ,si ripristina il  tutto; e tutto questo è  reale ed è documentato e archiviato negli ospedali di Bogotà! Impressionante!  Dal 1996 ad oggi la signora Polo, dopo la grazia ottenuta da Nostro Signore, gira il mondo pregando ed evangelizzando da Lourdes a Fatima, da Medjugorje a Roma; nel 2009 ha dato anche la sua testimonianza a Belpasso (CT) e due anni fa a Messina. Impressionante il suo carisma oggi, nei suoi occhi c'è il fuoco dell'amore che acceca il peccato e incendia le anime di chi cerca Dio. Questa è una piccola rivisitazione della testimonianza , per far conoscere l'evento, ma chi volesse addentrarsi in modo più approfondito e dettagliato, può visitare i siti ufficiali della signora Gloria Polo.

martedì 10 settembre 2019

"I MIRACOLI DI SAN FRANCESCO DI PAOLA A MILAZZO"

Foto pro loco Milazzo
San Francesco di Paola è stato un Santo che a Milazzo ha fatto parecchi Miracoli. Oggi ve ne citeremo due che abbiamo appreso ed esposto quasi integralmente dal noto giornalista Antonino D'Anna sulla rivista: "Miracoli". Un giorno arrivarono dal Santo i parenti della mamma di un bambino che aveva chiesto aiuto: Padre Francesco ti prego! disse la donna: il mio piccino è nato con le braccia attaccate al corpo e le gambe  bloccate: guariscilo! San Francesco stava pregando in Chiesa  e dopo un pò si alzo e su avvicinò ai parenti  che avevano portato il piccolino: mise un dito in una  lampada ad olio e comincio a disegnare la giusta  forma e posizione di gambe e braccia del piccino.  "Adesso portatelo alla mamma perchè gli dia il latte", disse il Santo, e quando il piccino fu portato a casa, tutti si accorsero che era perfettamente sano. Uscito dalla Chiesa, San Francesco decise di fare una passeggiata. Si mise così a camminare per le strade di Milazzo, seguito da tante persone felici per il miracolo che aveva appena compiuto. Ad un certo punto arrivato fuori dal paese vide un enorme palco con la forca da cui penzolava un condannato a morte. "E lui, che cos'ha fatto per essere condannato?" chiese San Francesco. "Eh Padre Santo, ha fatto troppe cose cattive e adesso è li da tre giorni" gli risposero. "Tre giorni?" chiese San Francesco. "Si", gli risposero. Il Santo ebbe pietà e salito sul palco, toccò il condannato a morte che si risvegliò davanti a tutti. Era tornato in vita! San Francesco senza scomporsi, gli chiese: "Ti sei pentito di quello che hai fatto?" Gli rispose l'uomo: "Si, e voglio riparare tutto il male che ho fatto pregando Dio e facendo il bene: ti prego, Padre Francesco, portami con te!" Disse il Santo: "Tiratelo giù". Così fu... e l'uomo era in vita e mantenne la promessa: seguì sempre San Francesco e, quando il Santo andò in cielo, restò a fare il bene e ad aiutare il prossimo, morendo felice a tarda età perchè aveva cercato tutta la vita di rimediare al male che aveva commesso.

Pubblicato da Peppe Foti

lunedì 9 settembre 2019

RACCOLTA DIFFERENZIATA A MILAZZO: COSI' NON VA.....


La responsabilità di tale insuccesso nella penisola mamertina va sicuramente suddivisa tra cittadini e amministrazione. E' irritante per il cittadino che rispetta le regole e ama il buon senso, vivere in una cittadina sporca, invasa da blatte e topi, dove i liquami che fuoriescono dai rifiuti degradano ancor di più l'aria respirata e i marciapiedi calpestati. Un orrore oggi guardare Milazzo .... sembrano  così lontane le cartoline di quella Milazzo degli anni 70. Una buona parte di noi cittadini facciamo veramente pena .... c'è gente che esce di notte per alleggerirsi di poltrone in disuso, scaldabagni, televisori e senza rispettare regole, senza coscienza, scarica dove vi sono meno occhi  vigilanti, fregandosene dell'iter dettato dall'amministrazione per lo smaltimento dei rifiuti. Una coscienza popolare purtroppo smarrita, legata forse ai troppi disagi soggettivi che sfiniscono i buoni propositi o forse è solamente il raccolto di una società  che negli anni invece di bacchettare e disciplinare i propri figli negli sbagli, li ha difesi e li fatto diventare eroi. Manca il senso di appartenenza, il senso del dovere e del rispetto verso il prossimo.
 La seconda responsabilità è quella amministrativa. Purtroppo con questo sistema di smaltimento anche se fatto ipoteticamente bene, abbiamo sempre una città sporca. I rifiuti lasciati nella notte nei marciapiedi o nelle strade o davanti i cancelli delle abitazioni, diventano dimora per blatte, topi, formiche e gatti che strappano le buste rovesciando i contenuti.  La mattina seguente chi viene a pulire? Nella via E. Cosenz è quasi impossibile camminare a piedi... tra rifiuti, marciapiedi rotti, sterpaglie, escrementi degli amici a quattro zampe e auto posteggiate, conviene transitare in strada. In una città del nord Italia utilizzano dei cassonetti che si aprono solo con la tessera sanitaria; il cittadino la sera porta i propri rifiuti e li differenzia nei vari cassonetti senza aspettare lunedi per i cartoni o giovedi per la plastica. In più il cassonetto intelligente riconosce tramite scheda il cittadino, pesa il rifiuto e paga in euro il quantitativo e la qualità del rifiuto. Un incentivo per tenere la propria citta' pulita. Immaginate!!!  

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sabato 22 giugno 2019

DOMENICA 30 GIUGNO "ORA IN TOUR" AL SACRO CUORE E FESTEGGIAMENTI PER LA PROMOZIONE DEL "DON PEPPINO CUTROPIA" CALCIO

Ora in tour in Marina  e sotto Mister Camattari, Padre Dario e il presidente Picciolo.

Appuntamento imperdibile domenica sera 30 giugno per i cittadini Milazzesi  nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. Appuntamento doppio.
La carovana degli animatori dell'oratorio "Don Peppino Cutropia"guidati da Padre Dario Mostaccio dopo aver animato e acceso le piazze di San Pietro, Peppino Impastato, Tono, Marina Garibaldi e San Giovanni  (domani 23 giugno in occasione dei festeggiamenti del Santo), chiuderanno il tour nella piazzetta del Sacro Cuore. Un magico e imperdibile appuntamento per i più piccoli, ma anche per i più grandi con gonfiabili, balli, musica, giochi artigianali, tiro a bersaglio, pesca dei cigni, ristorazione e tanta, tanta allegria, per poter regalare un'altra serata di festa nella penisola mamertina. Nella calda serata estiva, ci sarà  oltremodo l'occasione di festeggiare con la presenza dei protagonisti, la strepitosa promozione in seconda categoria della squadra di calcio del "Don Peppino Cutropia", vincitrice del campionato da poco concluso. Una vittoria straordinaria ottenuta dai ragazzi guidati da mister Alessandro Camattari; ragazzi che hanno saputo interpretare sul campo aldilà del successo sportivo dei sani principi e dei sani valori: quali la passione, l'umiltà, il sacrificio e soprattutto il rispetto per l'avversario. Un programma educativo chiaro, studiato e voluto fortemente dal parroco Dario Mostaccio, sempre vicino alla squadra e dallo storico presidente Michelangelo Picciolo attento da sempre alle dinamiche comportamentali dei ragazzi e che già otto anni fa aveva cominciato un percorso.  Due anni fa proprio il presidente Picciolo in stretta collaborazione con il parroco Mostaccio appena insediato, al mister Camattari e a tutti i collaboratori dello squadra, hanno  sposato un progetto sportivo innovativo che si  nutre di valori cristiani, un progetto che offre speranza, condivisione, e amor verso il prossimo. Il "Terzo tempo" ad esempio è una nuova e bella realtà che viene messa in atto a fine partita: un momento di grande condivisione fra i ragazzi delle due squadre insieme ai loro staff.  Si incontrano e insieme condividono dolci, battute e anche delle importanti riflessioni. Un momento di maturità Cristiana che può e deve essere un modello per tutte le discipline sportive.

domenica 12 maggio 2019

ORA IN TOUR...... SI PARTE ALLA GRANDE

Gli animatori
Un grande pomeriggio ieri nella piazza San Pietro di Milazzo. Protagonisti assoluti i bambini che con il loro entusiasmo e le loro voci hanno acceso una piazza. Organizzazione perfetta  degli animatori dell'oratorio Don Peppino Cutropia  che sotto il coordinamento del parroco Dario Mostaccio hanno saputo regalare alla citta' un pomeriggio unico. Fantastici giochi realizzati artigianalmente in oratorio, gonfiabili, trucchi, balli, ristorazione, giochi da tavolo e tanta gioia hanno fatto diventare un sabato qualunque in un sabato speciale. Un grande lavoro ha reso possibile tutto cio'. Più di cinquanta animatori con il loro tempo, le loro capacità e sopratutto il loro amore hanno saputo conquistare il sorriso dei bambini e anche dei genitori.

NON PERDETE I PROSSIMI  APPUNTAMENTI...... 

18/05/2019 PIAZZA PEPPINO IMPASTATO

25/05/2019 PIAZZA DEL TONO

01/06/2019 MARINA GARIBALDI

ECCO ALCUNI SCATTI DELLA GIORNATA:

PIERO E COMPANY CARICANO IL FURGONE  PER IL TOUR DELLE 4 SETTIMANE


SI BALLA...




PADRE DARIO E MICHELANGELO


TIZIANA E PADRE DARIO


ERMINIA E PADRE DARIO AL GIOCO DELLE PALLINE


ANTONIO E PADRE DARIO



PEPPE E MARZIA AI GONFIABILI


FRANCESCO ALLE PRESE CON LA NOVITA'.... IL NUOVO GIOCO


VITTORIO E PADRE DARIO


MARIKA CON PADRE DARIO ALLA CHIOCCIOLA


SOFIA CON PADRE DARIO

IL PISTOLERO GAETANO


PAOLA E SERENA AI TRUCCHI


MICHELANGELO CINZIA FRANCESCA PAOLA ROSA TINA E MARIA




PADRE DARIO RIPRENDE I BALLI


PADRE DARIO E ALCUNE ANIMATRICI

PADRE DARIO IN FORMULA 1

MARZIA E TINA AI GONFIABILI

CARMEN E TINA CON PADRE DARIO

CINZIA CON PADRE DARIO ALLO ZUCCHERO FILATO


CICCIO E GABRIELE CON PADRE DARIO

IL LABIRINTO

LA RUOTA CON ROSA E PADRE DARIO

DOMENICO E IL TIRO CON L'ARCO


LA PESCA DEI CIGNI


MARCO SIMONA MELINA E CINZIA AL RISTORO




PIERO E ROSA
ALLA PROSSIMA......... CIAO













mercoledì 8 maggio 2019

ORA IN TOUR 2019..... RAGAZZI SI PARTE..... (Oratorio Don Peppino Cutropia)


FRA QUALCHE GIORNO SI PARTE .... 

L'Oratorio Don Peppino Cutropia sabato 11 maggio 2019 alle 17:00 in Piazza San Pietro inaugura la grande stagione estiva. L'intero Oratorio sotto il coordinamento di Padre Dario Mostaccio e le direttive degli storici Michelangelo e Antonio, scende nelle piazze Milazzesi con una serie di appuntamenti imperdibili, atti ad accendere con giochi, balli, sport, trucchi, gonfiabili e tanta animazione la città Mamertina; appuntamenti unici per bambini e ragazzi di tutte le età,  puro e sano divertimento. Piazza San Pietro, Piazza Peppino Impastato, Piazza del Tono e Marina Garibaldi le tappe che si susseguiranno.
Marina Garibaldi 2017


BUON DIVERTIMENTO........  

domenica 21 aprile 2019

UNA PASQUA DIFFICILE PER I 7 OPERAI LICENZIATI NELL'INDOTTO A2A

Foto di Peppe Foti

CIO' CHE LO STATO DICE:

ART.1  L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione.


ART.2  La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.


ART.3  Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione , di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese. 

ART.4  La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

QUELLO CHE SUCCEDE NELLO STATO:

Il primo aprile 2019 nell'indotto A2A di San Filippo del Mela (ME), sette dipendenti di una ditta operante all'interno dell'A2A , vengono raggiunti da un preavviso di licenziamento che dopo 15 giorni è diventato dramma. I sette operai dopo aver masticato ceneri per decenni; dopo aver contribuito all'arricchimento sostanzioso del sito; dopo aver portato a casa malattie importanti, grazie al contributo inquinante di tutti  i siti posti nella zona industriale messinese; vengono sbattuti fuori senza coscienza e senza responsabilità da un lurido sistema italiano che continua a tutelare il capitalismo. SETTE PADRI DI FAMIGLIA che quest'anno non potranno PIU' permettersi il lusso di comprare l'uovo ai propri figli, ognuno con mutui, con oneri, con scadenze. Operai che da sempre non possono permettersi, grazie al sistema  una vita dignitosa. In questo contesto nessuna forza politica locale o nazionale si è avvicinata al dramma di queste famiglie....  nessuno ha chiesto o si è interessato; in compenso si cominciano a tappezzare le città di volti e di simboli in vista delle prossime inutili elezioni. Continua senza fine il dramma occupazionale al sud .... solo negli ultimi 5 anni nel territorio Messinese il numero dei licenziamenti e dei fallimenti è impressionante; continua senza fine il dramma di un territorio che ospita siti come RAM, A2A, e che non garantisce nulla. Dove finiscono le ricchezze ottenute col sangue e il sudore dei lavoratori? E'ORA CHE OGNUNO SI PRENDA LE PROPRIE RESPONSABILITA'. 

               NOI DOBBIAMO LAVORARE A TUTTI I COSTI

COSA FARE:

E'ORA DI SVEGLIARE LE COSCIENZE POPOLARI, E' ORA DI METTERE IL CITTADINO E IL PADRE DI FAMIGLIA IN CIMA AL PROGETTO. E' ORA DI FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE A ROMA E MILANO.... E' ORA DI CAPIRE CHE LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE PORTANO SEMPRE LE STESSE PERSONE NEGLI STESSI SALONI . NON DOBBIAMO LAVORARE UN MESE E POI PRENDERE UN CALCIO IN CULO. DOBBIAMO ESERCITARE IL DIRITTO DI LAVORARE SEMPRE.... DI GARANTIRE AI NOSTRI FIGLI UNA SPERANZA.
 Una parte dei sindacati locali lotta quotidianamente con la propria presenza insieme ai sette operai licenziati. Solidali  tutti i lavoratori ancora operanti all'interno del sito....  che hanno contribuito con giorni di sciopero ad una mobilitazione in atto già da 20 giorni. 

VI CHIEDIAMO CONDIVISIONE E SOLIDARIETA'.... NESSUNA BANDIERA.... E NESSUN COMPROMESSO......   SOLO IL DIRITTO AL LAVORO PER TUTTI. 

lunedì 15 aprile 2019

SETTE OPERAI LICENZIATI NELL'INDOTTO A2A


Sette dipendenti della Sofipower S.R.L. azienda operante all'interno della A2A 15 giorni fa sono stati raggiunti da un avviso di licenziamento inaspettato che li ha messi in mezzo ad una strada. Gli accordi contrattuali stipulati, sembravano dover fornire delle garanzie occupazionali atte a delineare un percorso di mantenimento per operai che da decenni operano con professionalità e competenza all'interno dell'indotto. Ma purtroppo cosi' non è stato. Si ripete ancora una volta un processo di destabilizzazione e di ricerca di responsabilità che negli anni con la stessa dinamica, ha portato al collasso occupazionale. I sette operai con l'ausilio delle forze sindacali che rivendicano diritti e responsabilità, sono in mobilitazione da più di 10 giorni... trovando solidarietà nei dipendenti delle altre aziende operanti all'interno dell'indotto. E' pietoso ritrovarsi a 40 o 50 anni in mezzo ad una strada ed è ancora più scandaloso strumentalizzare drammi come questi per fini politici. 

venerdì 15 febbraio 2019

IL VINCITORE DI SANREMO D.O.C. JUNIOR DAVIDE PATTI SI ESIBISCE AL TEATRO TRIFILETTI

DAVIDE AL TRIFILETTI
Dopo il trionfo della 14° edizione di Sanremo d.o.c. Junior il Milazzese Davide Patti è stato ospite ieri alla serata "Milazzo Classica" tenutasi al teatro Trifiletti. Davide ha riproposto il brano "La voce del silenzio" di Mina,e l'ha eseguito di fronte a una platea che ha potuto apprezzare dal vivo le eccellenti qualità canore ed interpretative dell'appena undicenne cantante. La performance vissuta live, offre spunti di considerazione che vanno oltre ogni rosea immaginazione: l'interpretazione moderna adattata a una canzone simbolo e difficilissima della musica italiana quale "La voce del silenzio" di Mina evidenzia, non solo il talento innato e la passione, ma la capacità di raggiungere determinate tonalità con naturalezza e semplicità. Davide sin dall'età di 6 anni studia musica e suona la chitarra. Sale sui palchi di quasi tutta la Sicilia raccogliendo ovunque consensi e distribuendo emozioni. Non è un caso vincere  Sanremo. Milazzo oggi deve accompagnare con incitazione e orgoglio questo ragazzo semplice, pulito e sorridente tra i grandi della musica italiana. Bravo Davide. 

giovedì 7 febbraio 2019

IL MILAZZESE DAVIDE PATTI VINCE SANREMO DOC

Davide riceve il primo premio
Grandissimo orgoglio nella nostra Milazzo: il nostro piccolo grande Davide Patti con un'esecuzione da brividi trionfa Sanremo Doc come primo classificato. Con i suoi appena 11 anni Davide già dalla prima serata esibisce sul palco del Palafiori  una grandissima voce da usignolo e regala al pubblico Sanremese un'interpretazione straordinaria che unisce talento, passione e studio. Porta tre pezzi difficilissimi che hanno fatto la storia della musica italiana: Luce di Elisa, Non mi ami di Giorgia e La voce del silenzio cantata di Mina e li interpreta con naturalezza e personalità arrampicandosi su note che farebbero venire il mal di pancia a molti artisti italiani. Davide comincia già in tenerissima età ad innamorarsi della musica italiana e straniera e accompagnato dalla sua chitarra interpreta e personalizza canzoni su palchi di tutta la Sicilia omaggiando le platee di dolci emozioni. Che dire..... Milazzo può applaudire ed essere orgogliosa di questo talentuoso ragazzo che oggi ha vinto Sanremo. 






 

mercoledì 30 gennaio 2019

ORATORIO "DON PEPPINO CUTROPIA" UNA GRANDE REALTA' DI MILAZZO


Passeggiata per le vie di Milazzo con Don Bosco

Chi non conosce l'oratorio Don Peppino Cutropia del Sacro Cuore non può considerarsi un cittadino Milazzese. La storia, i contenuti, l'integrazione i valori espressi dagli anni settanta sino ad oggi con figure carismatiche quali il sacerdote Giuseppe Cutropia, rappresentano un modello che si è ispirato a percorsi eseguiti da figure di rilievo come San Giovanni Bosco e San Filippo Neri. L'oratorio al centro di un progetto sociale, un opportunità educativa e  integrativa offerta a ragazzi ed adolescenti; un percorso che sotto la guida del pastore vede impegnati educatori, animatori, catechisti, capiscout in un programma quotidiano ben definito e strutturato. Da sei mesi a questa parte Padre Dario Mostaccio sacerdote del Sacro Cuore di Gesù proseguendo in questo cammino di evangelizzazione sociale si è prodigato con grande sforzo nella ristrutturazione dei locali all'interno della parrocchia. Realizzando una nuova grande realtà: dalla sala parrocchiale ai servizi igienici che sono aumentati e offrono grande pulizia e confort, alla realizzazione di una nuova  cucina, strutture nuove, ristorazione. Uno splendido salone parrocchiale adornato da imponenti murales che richiamano storie e valori. Una grande squadra o meglio una grande famiglia ha reso possibile tutto ciò, volontari che camminano al fianco del proprio pastore, persone di cuore che vivono l'amore attraverso l'impegno per i ragazzi e per il prossimo. Un grazie di cuore a Padre Dario Mostaccio per l'impegno e l'amore che mette; un sacerdote che in silenzio e umiltà lavora per la comunità. Oggi alle ore 19:00 . in occasione della settimana di Don Bosco si terrà un evento formativo organizzato da Padre Dario Mostaccio e rivolto ai catechisti, agli animatori e ai capi scout e ai genitori che quotidianamente si confrontano con le problematiche dei bambini e degli adolescenti relative all'uso improprio delle nuove tecnologie. Relatore il professor Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione Pubblica del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell'università di Messina.

Le catechiste

L'oratorio
L'oratorio