venerdì 29 aprile 2016

C'era una volta il 1° maggio .... di Peppe Foti


Il 1 Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.
"Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d'ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Oggi la festa del primo maggio malgrado i contorni squisitamente pittoreschi e tradizionali è stata adombrata dall'alto tasso di disoccupazione che incombe sulla nostra Milazzo come su buona parte d'Italia. Il rammarico è grande, ma la disperazione dei giovani e dei disoccupati lo è ancor di più. Il Filosofo Aristotele asseriva: Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero. Oggi nel 2016 lo scopo del tempo libero è quello di trovare lavoro.

mercoledì 27 aprile 2016

LA VOCE DI ADELE CHIELLO TUSA

Jolly Nero, la battaglia di Adele: “La vicenda di mio figlio finirà come Ustica. Indagini lente e rischio prescrizione”

Intervista alla madre di Giuseppe Tusa, morto a 30 anni nel crollo della Torre dei piloti di Genova del 2013. Le vittime in tutto furono 9. "E' iniziato un processo, ma spero emergano tutte le responsabilità, non solo del comando della nave. Rifiuterò qualsiasi risarcimento: non c'è cifra che compensi la perdita di un figlio"
di Andrea Tundo | 27 aprile 2016/ Il Fatto Quotidiano
“Giuseppe l’ho accompagnato io al concorso, a 18 anni. C’ero io il giorno del primo incarico. Mi è stato restituito in una cassetta di legno nella stiva dei bagagli di un aereo. Mio figlio non è in vendita, non accetto soldi. La sua vita non è quantificabile. Se mi ridanno mio figlio vivo, mi ritiro dal processo”. Adele Tusa lotta da tre anni per avere verità e giustizia per suo figlio Giuseppe, uno dei militari della Capitaneria di porto di Genova vittima del crollo della Torre Piloti del Molo Giano, provocata dall’urto del cargo Jolly Nero. Quella notte, era il 7 maggio 2013, morirono 9 persone. Adele ha iniziato a studiare, ha letto le carte, non perde un’udienza del processo. Vuole capire. E chiede che “emergano tutte le responsabilità”, non solo quelle per le quali sono imputati il comandante della nave Roberto Paoloni, il pilota Antonio Anfossi, il primo ufficiale Lorenzo Repetto, il direttore di macchina Franco Giammoro, il comandante d’armamento Giampaolo Olmetti, tutti accusati di omicidio colposo plurimo, attentato alla sicurezza dei trasporti e crollo di costruzioni. Le indagini sull’incidente, probabilmente provocato da un’avaria ai motori del Jolly Nero – non la prima, sospetta la procura ligure – sono state spezzettate in tre filoni. La seconda riguarda la costruzione della torre, mentre l’ultima, emersa poche settimane fa, mira a chiarire anche se le certificazioni rilasciate dal Rina, il Registro navale italiano, all’armatore Ignazio Messina fossero o meno in regola.
Signora Tusa, un processo è iniziato. Altre due indagini continuano. Cosa chiede?
Adele:Faccio io una domanda: perché alcune cose emergono solo adesso? Certi aspetti li ho sottolineati tre anni fa durante un’intervista al Tg2. Non perché me fossi una veggente o avessi inventato qualcosa. Perché mi sono documentata e, non fidandomi di nessuno, ho letto oltre duemila pagine di atti.
Si riferisce alle presunte responsabilità del Rina nel rilasciare i certificati al Jolly Nero?
Guardi, le navi dell’armatore Messina hanno avuto oltre 70 episodi di incidenti e avarie. Chi ne ha autorizzato la navigazione? Qualcuno ha rilasciato quelle certificazioni. Il perito della procura è molto chiaro: il Jolly Nero non meritava le certificazioni di sicurezza. A me non frega nulla della nave, voglio sapere chi ha rilasciato le certificazioni. Erano carrette, c’erano state anomalie tecniche e omissioni sul giornale di bordo. Le responsabilità partono da lì. Nonostante sapessero degli incidenti, rilasciavano certificazioni. Più volte quella nave è stata controllata anche dalla Capitaneria, i certificati vengono convalidati sempre dalla stessa firma. A distanza di anni? Sempre la stessa persona? Possibile? Non ce l’ho con i colleghi di mio figlio, ma con chi comanda e ha, ancora oggi, potere di fare ciò che vuole.
Parla dei superiori in grado di Giuseppe?
Il comando di Genova era il suo datore di lavoro, ha ospitato mio figlio e i suoi colleghi in un posto di lavoro non sicuro. Quella torre era una palafitta sull’acqua, dove transitano giganti del mare. Il paradosso è che questi ragazzi andavano lì su a governare la sicurezza portuale, ma chi governava la loro? Scommettiamo che tutto finirà in prescrizione? Per questo dico che sono stati lenti. E poi, tanto per intenderci, la Capitaneria ha svolto le indagini e fatto interrogatori. Ma se potrebbero esserci responsabilità della stessa Capitaneria, questo non è un conflitto d’interessi?
Lei ha più volte detto che quella torre non doveva essere lì.
Se all’epoca della costruzione il traffico era meno intenso e ora è aumentato, con navi più grandi, cambiano anche i rischi, cambia tutto. Eppure nessuno ha fatto e detto nulla. Il primo incidente risale al 1999, coinvolse una motonave più piccola. Ci furono danni per 15mila dollari. Era un campanello d’allarme. Hanno messo a tacere tutto. Quel porto è un budello, vecchio di novant’anni e non adeguato alle esigenze moderne.
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È per questo che parla di responsabilità di “alto livello” sulle quali nessuno vuole indagare?
Dal ministero delle Infrastrutture a quello della Difesa, fino all’Autorità portuale e alla direzione marittima della Liguria e, non ultimo, il datore di mio figlio, la Capitaneria di porto di Genova. Dove sono? I veri uomini sanno assumersi le responsabilità. In questa storia non vedo uomini. Finirà come Ustica e Vajont. Non avrò giustizia, ma se posso fare casino, lo farò. Fino alla fine.
Lei ha detto più volte che non vuole un risarcimento.
Non tocca a me giudicare i parenti delle altre vittime. Alcuni stanno andando in quella direzione, ma dovranno uscire dal processo. Forse sono più intelligenti di me. Però mi chiedo: con chi stringiamo un patto? Non c’è una somma di denaro che compensi la perdita di un figlio. Solo l’accertamento delle responsabilità può mitigare un dolore che non posso spiegare a parole.

PRIMO MAGGIO !S: di Peppe Foti

                MUSIC . LOVE . NATURE
Parco Urbano - SANTA LUCIA DEL MELA (ME) - Start 10:00 - INGRESSO GRATUITO



C’eravamo lasciati su un palco che aveva richiamato circa 3.000 spettatori. L’edizione 2015 del Primo Maggio, la settima, non solo ha confermato il successo dell’evento ma lo ha rimarcato, esaltandolo fortemente con un afflusso di visitatori maggiore rispetto alle precedenti edizioni, ma sopratutto con un vistoso e unanime fermento e consenso, unito all’entusiasmo di partecipare. Oggi, giunti all’ottava edizione, l’Associazione MediTerraNèo propone PRIMO MAGGIO IS, al Parco Urbano di Santa Lucia del Mela in provincia di Messina. Anche quest’anno questo evento sarà un momento di confronto e di aggregazione sociale attraverso musica, giochi e balli in una giornata di “picnic” collettivo in mezzo alla natura. Il Parco Urbano sarà “trasformato” in un grande parco divertimenti, un luogo fantastico per grandi e piccoli; dove la musica, il sole, la natura, la compagnia, “ù rusti e mancia” e il sano divertimento (colonne portanti della Sicilianità) si uniscono per una giornata all’insegna della spensieratezza. Primo Maggio IS sarà rivolto ad un pubblico che va da 0 a 99 anni (futuro e tradizione). IL PROGRAMMA Quest’anno l’evento inizierà il 30 Aprile alle ore 21:00 con l’OPEN PARTY dove si esibiranno: Roberta DeGaetano, Jonny Blitz e il Dj LoSmilzo; per i partecipanti sarà possibile campeggiare direttamente al parco. Il Primo Maggio invece dalle 10:00 del mattino troverete aree attrezzate per bambini, musica dal vivo per tutti i gusti con 6 band: SIBIRKA (Messina), NIGGA RADIO (Catania), JONNY BLITZ (Roma), AMERICAN DISORIENT EXPRESS (Messina), MATRIMIA! (Palermo) e LA COPPOLA NERA (Messina); zona Dj Set: DANIELE TIGNINO, JOE BERTÈ, NINNI CIANCIOLO, TONY BUCCA e PEPPE LEONE - Vox ALDINO. balli caraibici, zumba e giochi. Presenteranno la manifestazione Roberta Macrì e Nancy Rizzo. Ci sarà la possibilità di acquistare e/o ordinare panini, carne, pane, vino, bevande e tanto altro presso i nostri partner direttamente al Parco Urbano. I partecipanti dovranno munirsi di graticola e ombrellone, e verranno loro messe a disposizione delle zone barbecue per cuocere le pietanze. COMUNICATO STAMPA PRIMO MAGGIO IS MUSIC . LOVE . NATURE Parco Urbano - SANTA LUCIA DEL MELA (ME) - Start 10:00 - INGRESSO GRATUITO L’ingresso alla manifestazione sarà GRATUITO, sopratutto grazie al sostegno di sponsor e partner. IL PROGETTO Questo progetto è iniziato nel 2007 e nonostante diverse difficoltà incontrate nel corso degli anni passati, sarà portato avanti anche in futuro, provando ad allargare le collaborazioni, le partnership e incuriosendo sponsor che avranno voglia di sposare l’idea e supportarci. L’obbiettivo è quello di realizzare una grande festa Siciliana, con musicisti e artisti Siciliani, un evento che possa ospitare migliaia di persone disposte a rimanere nella propria terra! L’ASSOCIAZIONE MEDITERRANÈO L’Associazione Culturale MediTerraNèo è un’associazione Siciliana, con una voglia di fare che non si ferma da 12 anni, senza nessuno scopo di lucro, senza nessuna pretesa, ma con la gioia e la voglia di fare grandi cose in Sicilia, con i Siciliani e per la Sicilia. Nasce nell’Agosto del 2003 a Santa Lucia del Mela, dall’idea di sei amici. Si costituisce, successivamente, nel Dicembre 2006. È una libera associazione senza fini di lucro, laica, apartitica, apolitica. Essa è nata con lo scopo di promuovere il territorio e l’arte, in tutte le sue forme, attraverso attività ricreative. L’Associazione opera nella zona Tirrenica del Messinese, organizza eventi tematici di sensibilizzazione sociale, laboratori di musica, giardinaggio, pittura, scultura, creando luoghi di incontro dove poter sperimentare, esprimere, apprendere e divulgare arte e cultura e assolvere la funzione sociale di maturazione e crescita umana.

PERICOLO NEL LITORALE DI PONENTE...... di Peppe Foti

Nel litorale di ponente a Milazzo, prima dell'imbocco asse viario, incombono i resti di un autovelox in uso qualche decennio fa. 
Qualche atto vandalico o il risultato di un lento... quanto costante degrado urbanistico?
Ovvio che il pericolo è palese  per il transito. Segnaliamo questa problematica all'amministrazione locale.

sabato 23 aprile 2016

"PASSEGGIATA COSTRUTTIVA DEL 6 MAGGIO 2016" di Peppe Foti

Comunicato stampa



Quest’anno il 6 maggio 2016 sarà la giornata nazionale ”Dei presidii dei Comuni d’Italia”.
Ogni anno l’associazione “Marcia delle carrozzine Onlus” propone a tutti i disabili d’Italia di far protocollare al Comune di residenza una petizione di 10 punti che riguarda “LA DIVERSA ABILITA’ ITALIANA UNITA E CONCORDE”. A tal proposito propongo di realizzare in tale data, oltre alla presentazione presso gli uffici comunali del documento prima citato, una passeggiata costruttiva insieme agli studenti e a ogni cittadino che ne vorrà prendere parte. Passeggeremo per le vie della città, non solo per far notare le difficoltà nel muoversi quotidianamente in carrozzina, ma anche cercando di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto civico e al rispetto della persona con disabilità motoria. Porremo sul parabrezza delle auto in sosta irregolare dei volantini, facendo così notare ai proprietari che ostruendo una rampa o un parcheggio riservato a noi disabili, ci stanno impedendo di vivere una vita dignitosa, mentre al contempo porremo altri volantini sulle auto correttamente in sosta, ringraziando così i rispettivi proprietari che con il loro senso civico e rispetto non ci hanno ostacolato. Il raduno sarà alle ore 9.00 in piazza San Sebastiano per poi proseguire lungo la via Roma fino alle ore 13,00.
Si richiede la presenza del corpo dei vigili urbani per la tutela in strada e per vigilare su eventuali infrazioni stradali

Roberta Macrì

sabato 2 aprile 2016

POLITICA ITALIANA.... SOLO VERGOGNA

Di cosa si occupa oggi la politica Italiana?
Del tasso della disoccupazione? Dell'assenteismo sanitario nelle strutture pubbliche? Delle irragionevoli tasse imposte al cittadino? Dei tempi burocratici indecenti? Della povertà sempre più diffusa nel ceto medio? Della sicurezza del cittadino esposto ogni giorno di più a violenze e abusi nei propri quartieri e nelle proprie città? Del rispetto della nostra cultura e della nostra storia? Del rispetto della nostra dignità? No, purtroppo niente di tutto ciò. Premesso che la libertà e la parità di diritti  sia una ricchezza senza prezzo e senza condizioni che va tutelata e osannata a tutte le ore e a tutti i minuti, ottenuta nel corso dei secoli con lacrime e sangue dai nostri nonni e bisnonni e che non ha  bisogno di nessun tipo di compromesso, lo Stato Italiano ha delle responsabilità a cui non deve e non può esimersi. La classe media è quasi  ridotta ad una dimensione parassitaria, e non avendo nessuna garanzia lavorativa, economica e dignitosa..... si affida solo al Cielo, sperando che lassù qualcuno lo ascolti. Eppure abbiamo in Italia risorse professionali  e territoriali  che garantirebbero ossigeno in molteplici settori, da quello agricolo a quello imprenditoriale; ma vengono archiviate nei più assordanti silenzi nazionali oppure soffocati da tasse impossibili e irragionevoli.C'è spazio solo  alle strategie politiche  e agli individualismi. IRRIVERENTE.